Io posso volare (!) (?)

Io posso volare.

A metà strada tra un mantra che mi ripeto, ormai, ogni giorno e una domanda che mi ripeto, ormai, ogni giorno.

45 anni e vivere in bilico tra un punto esclamativo e interrogativo.

Decidere di getto di squarciare il velo che divide un tabù dalla sua accettazione.

Essere padre, essere gay, essere la stessa persona di prima, essere.

Leone e Bianca, i miei motivi per non fingere più.

Ho passato intere notti a chiedermi cosa ne sarebbe stato della nostra famiglia se avessi deciso di non tacere più quel segreto che mi stava logorando. Avrei perso la donna che ho amato da sempre, avrei fatto soffrire i miei figli, avrei negato la felicità a me stesso, avrei anteposto loro a me. Messa così era semplice: potevo soffrire io e salvare la loro.

Tre a uno. Vince la logica.

È così è stato per anni. Poi un giorno mi sono accorto che il meglio che potevo dargli in questa situazione era finito. Ero teso, nervoso, assente, un alieno in casa mia e loro soffrivano.

Una sera di maggio ho distrutto tutto. Una sera di maggio ho iniziato a volare, male, cadendo, sbattendo contro tutto ma, seppur impacciato, prendendo un po’ di quota ho visto l’orizzonte aperto e luminoso.

Ma l’orizzonte è lontano e la strada per arrivarci, perché anche se scopri di poter volare gli altri non possono farlo e quindi devi camminargli a fianco, è lunga e irta di ostacoli.

Questo blog spero serva a far vedere quanto ordinaria, pulita, complessa e tutto sommato banale sia anche questa realtà. Quanto i pregiudizi la trasformino. Quanto in realtà sia assolutamente normale.

Grazie a chi mi darà fiducia.


4 risposte a "Io posso volare (!) (?)"

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