Giorni

La bellezza del Nettuno di Piazza Maggiore.
Nuvole che scivolano veloci tra l’azzurro.
Ragazzi infreddoliti con zaini di sogni e fatica.
Giochi di luci e ombre.
Una musica da un bar.
La risata di una donna.
Le risate delle altre li vicino.
Il sorriso di un passante con cui hai evitato uno scontro.
Le macchine ferme al semaforo.
I clacson di chi ha fretta.
Le tue mani calde nelle tasche del cappotto.
I messaggi che fanno sorridere.
I fiori di una bancarella sferzata dal vento.
Gli interni delle case.
Una persona che conosci.
L’ingresso invitante di una libreria.
Il profumo di pane.
Il gusto del caffè.
Cinque minuti in cui la vita è esattamente il luogo in cui ti piace vivere, il luogo dove tu non sei nessuno, il luogo che vuoi vivere con il tuo presente.
La bellezza del Nettuno di Piazza Maggiore che ti appunti di far notare ai tuoi figli.
Ricordare di fargli conoscere la magia delle nuvole che scivolano veloci tra l’azzurro.
Immaginarli ragazzi tra gli altri con gli zaini di tanti sogni e poca fatica.
Farli innamorare dei giochi di luce, della musica di un bar, insegnargli a farsi contagiare dalle risate, dal sorriso di gentilezza, guardare le macchine ferme al semaforo con i clacson che suonano mentre con le mani in tasca al caldo gustarsi nella mente un messaggio che fa sorridere.
Trovare il tempo di riempirsi gli occhi dei colori improvvisi dei fiori, della bellezza di scorci delle case degli altri immaginando destini, ricambiare il saluto di una persona che conosci mentre, entrando in libreria, pensi a che buono è l’odore del pane che senti nell’aria.
La calma di un caffè.
Giorni in cui tutto è al di sopra della fatica e ti rimangono attaccati sogni e scampoli di realtà che gli vuoi far costruire.
La necessità del bello, la necessità di pensarli con amore nei fatti concreti.
Giorni che per fortuna esistono e, poco per volta, diventano sempre di più dei giorni di traffico e fretta.


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