Superman? No grazie!

Certe volte ti senti sfuggire tra le mani il rapporto coi tuoi figli. Momenti di assenza per lavoro, per impegni, per una vita che cambia, ti fanno uscire momentaneamente dal loro piccolo universo. A volte è un filo continuo, come un discorso che si interrompe ma che per entrambi c’è la voglia di riprendere subito, altre volte invece il discorso hai voglia solo tu di riprenderlo ma loro sono già su altri discorsi dove tu non sei coinvolto. Ti abbatti perché devi trovare la chiave, ristabilire l’empatia, la relazione, l’alleanza. Tendi a pensare che sia difficile solo per te e, anche se sei consapevole che non è così , pensi di poter gestire anche la loro fatica ma non dipende sempre da te. Non sei Superman, non sei il centro dell’universo, il concetto di super uomo devi abbandonarlo. Piccoli, adolescenti, adulti devi accettare che abbiano una loro interiorità, dei loro confini. Il solo fatto di essere genitore non ti autorizza a pensare che possano essere invase o abbattuti. Interiorità e confini devono essere condivisi e superati insieme. E allora il segreto è abituarsi a dare dei tempi, dei piccoli passi per avvicinarsi insieme senza che la frustrazione abbia il sopravvento. Si è legati da qualcosa di molto più profondo da un’empatia immediata. Quella si crea, a volte non ci si riesce ma va bene anche quello. Aiuta a strutturare il modo di stare insieme. Accettare l’imperfezione di una relazione momentanea aiuta ad essere più veri, reali. Fingere che tutto vada bene alza muri che racchiudono dentro l’indifferenza ed un giorno diverrà la realtà . Ho smesso di cercare la perfezione, mi “accontento” dell’amore !


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