Che viaggio

Che viaggio.Mamma mia.

Quanto ho pianto, quanto ho sofferto, quante notti insonni.

E la paura? Da credere di non riuscire ad uscire più dal letto perché finché ero lì il mondo era bloccato in un attimo perfetto. Fuori invece la vita correva come un tritasassi.

Però, ragazzi, quanto ho riso, amato, ballato, quanto ho avuto voglia di svegliarmi, poi autostrade, aerei, tramonti da respirare a pieni polmoni.

Solitudine, discussioni, azzerarti e scoprire di saper nuotare verso l’alto per tornare a respirare.

Quante delusioni negli occhi di chi ti conosceva come piacevi a lui/lei, quanti amici persi (amici?), quanta disapprovazione.

E poi muove persone, nuovi gesti (enormi e gratuiti), quante verità e sigarette davanti ad un bicchiere di vino a raccontarsi verità.

Non sarò mai più chi ero prima, forse sarò semplicemente chi ero prima di essermi dimenticato di esserlo.

Ma sono la somma e la sottrazione di tutto ciò che è iniziato con la mia nuova voglia di vivere. 

Non cederei nemmeno il dolore che ho vissuto, prima ero morto e nessuno sembrava essersene accorto, ora invece é tutta vita. 

Pur nelle difficoltà e nei conti che non tornano a fine mese.

Dicono che i soldi spesi nei viaggi sono quelli che ti rendono più ricco.

Ecco, quando guardo il mio conto in banca mi consolo pensando che questo viaggio mi costa ma mi rende più ricco ogni minuto di più da che sono partito. 


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